Dott.Dimitrios Patronis
Chirurgia Vertebrale

Chirurgia Spinale Robotica

La navigazione computerizzata e l'assistenza robotica
alleati del chirurgo in sala operatoria

L’utilizzo degli strumenti avanzati di navigazione computerizzata e dell’assistenza robotica per la chirurgia spinale è in rapida espansione negli ospedali di tutto il mondo. A partire dagli ultimi 4 anni un numero crescente di chirurghi utilizza queste tecnologie con l’obiettivo di migliorare il grado di precisione e di accuratezza nella pratica chirurgica. Nel prossimo futuro tali tecnologie rappresenteranno lo standard nella chirurgia vertebrale.

Durante le procedure chirurgiche sulla colonna vertebrale, spesso vengono inserite delle viti nei peduncoli delle vertebre toraciche e lombari o nelle masse laterali di quelle cervicali. La precisione del loro posizionamento è fondamentale sia per evitare danni (in particolare alle strutture mielo-radicolari o vascolari) sia per garantire la migliore “tenuta” dell’impianto.

In cosa consiste la navigazione e l’assistenza robotica?

Si tratta di tecnologie di supporto durante le fasi più critiche dell’intervento chirurgico, in grado di fornire al chirurgo vertebrale dati precisi sul posizionamento nello spazio degli strumenti da lui manovrati. In tempo reale l’operatore è in grado di verificare il corretto posizionamento dei materiali impiantati nelle vertebre tramite immagini 3D proiettate sugli schermi della piattaforma computerizzata. La navigazione spinale si può anche paragonare ai sistemi di navigazione satellitare degli aerei o semplicemente al navigatore che utilizziamo in automobile per individuare il percorso migliore.

Come funziona questa tecnologia?

Le piattaforme di navigazione computerizzata sono costituite da un’apparecchiatura di acquisizione intraoperatoria di immagini 3D, una telecamera ad infrarossi, il sistema di navigazione GPS ed un software in grado di elaborare le immagini e fornire le coordinate per l’esatto posizionamento degli impianti. All’interno della sala operatoria viene applicato sul paziente un sistema di riferimento, dotato di sensori a forma di piccole sfere riflettenti, un analogo sistema è montato sugli strumenti chirurgici. Il paziente viene scansionato con una Tac a bassa intensità (fig. 1) e le immagini vengono esaminate dal chirurgo che successivamente procede con la pianificazione del posizionamento degli impianti (viti peduncolari). La luce infrarossa, proiettata dalla telecamera sul campo operatorio, viene riflessa dalle sfere di riferimento, poste sia sulla colonna vertebrale del paziente che sugli strumenti utilizzati, e inviata alla work-station. La piattaforma di navigazione computerizzata elabora i dati ricevuti e rende visibile, sugli schermi, la posizione degli strumenti sui piani assiale, coronale e sagittale (fig. 2) permettendo al chirurgo di verificare il corretto posizionamento degli impianti, rispettando le traiettorie pianificate.

Il sistema di assistenza robotica utilizzando la stessa tecnologia di navigazione computerizzata descritta sopra fornisce ad un braccio robotico le coordinate necessarie per “navigare”, muoversi sul corpo del paziente. Il braccio si posiziona precisamente sulla traiettoria pianificata in precedenza e guida in modo millimetrico la mano del chirurgo che va a inserire le viti. Un sistema di sensori posizionati sia sul paziente, sia sul robot, rilevano ogni micro-variazione della posizione del paziente stesso nello spazio (dovuti principalmente agli atti respiratori). Questo aspetto è particolarmente importante perché permette al robot di adeguare la posizione del braccio robotico in tempo reale (fig. 3).

In ogni caso il ruolo del robot è “passivo” nel senso che non esegue lui stesso l’intervento, ma è sempre il chirurgo che compie le procedure chirurgiche. Il ruolo di questa tecnologia non è quello di sostituire un chirurgo vertebrale ma di assistere il chirurgo esperto a ridurre ulteriormente i rischi intraoperatori e migliorare il risultato finale.

fig. 1

fig. 2

fig. 3

Quali sono i reali vantaggi della navigazione spinale? 

Durante le procedure chirurgiche eseguite a livello della colonna vertebrale spesso c’è la necessità di impiantare delle viti nelle vertebre attraverso i loro peduncoli, strutture anatomiche di dimensioni esigue. L’utilizzo della navigazione e/o assistenza robotica offre una maggiore accuratezza nel posizionamento degli impianti e quindi meno complicanze intra-operatorie e re-interventi.

Queste tecnologie risultano particolarmente utili quando ci troviamo di fronte a patologie che alterano l’anatomia della colonna vertebrale e nello specifico durante gli interventi di correzione delle deformità come la scoliosi idiopatica degli adolescenti e la scoliosi degenerativa degli adulti. La navigazione spinale ci permette anche di eseguire procedure mini-invasive percutanee con maggiore sicurezza ed accuratezza senza la necessità di dover verificare il corretto posizionamento degli impianti con radiografie intraoperatorie, riducendo in tal modo anche la radio esposizione in sala operatoria.

La chirurgia vertebrale di precisione per tutti

I più avanzati strumenti tecnologici di navigazione e di assistenza robotica intraoperatoria a disposizione presso
la Clinica Rizzola di San Donà di Piave e la Clinica Villa Erbosa di Bologna

La chirurgia robotica, alleato del medico in sala operatoria

Sanitadomani.com – SAN DONA’ DI PIAVE: Se la tecnologia ha modificato l’impianto della società negli ultimi decenni, qualcosa di molto simile accade nella medicina con l’introduzione della chirurgia robotica. La tecnologia di avanguardia nelle sale operatorie ha permesso di raggiungere obiettivi importanti, come gli interventi cosiddetti mini invasivi; una tecnica che permette di ridurre i rischi e facilitare la ripresa post operatoria……

Dott. Dimitrios Patronis

medico chirurgo

Ortopedico e Traumatologo

Specialista in Chirurgia Vertebrale

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